Secondo l'art. 15 dello Statuto dei lavoratori (legge 300/1970 e s.m.i.), un atto diretto a discriminare un lavoratore nell'assegnazione di qualifiche o mansioni a causa della sua attività sindacale è:
nullo
convalidabile avanti le commissioni di conciliazione sindacale
valido
annullabile se vi è stato errore o dolo