Ai sensi dell'art. 15 della legge 300/1970 e s.m.i., può un lavoratore subire sul posto di lavoro atti diretti a fini di discriminazione a causa delle proprie convinzioni politiche o religiose?
No, tali atti sono nulli
Le convinzioni personali esulano per natura dal rapporto di lavoro dunque non ci può essere alcun pregiudizio a danno del lavoratore
Sì, ma solo se le convinzioni personali del lavoratore sono in assoluto contrasto con il datore di lavoro
No, ma il datore di lavoro può promuovere un tentativo di conciliazione avanti le commissioni preposte