Con riferimento al testo, rispondi alla seguente domanda.
La sera il signor B. non rientrava mai presto. Anche se in tempo per cenare in famiglia. Del resto esigeva che tutti lo aspettassero, perche' il signor B amava molto la sua famiglia, soprattutto i bambini. Questi, durante i pasti tardivi, tendevano a sonnecchiare, mangiavano poco ed erano irrequieti o piagnucolosi. Quando il signor B. si sentiva stanco, pregava la moglie di metterli a letto il piu' in fretta possibile. Quindi accendeva il televisore e si addormentava in poltrona russando leggermente. I giorni in cui andava meglio, invece, proponeva ai bambini una partita a carte o a domino, o un gioco di societa'. La moglie di solito declinava la generosa proposta del marito e leggeva in un angolo appartato della stanza che chiamavano soggiorno. Quanto a lei, il signor B. si era rassegnato da tempo. Cosi' come non faceva commenti sulla sua estraneita' a quei giochi educativi che pure rafforzavano i legami familiari. Sua moglie non aveva il senso della famiglia, ne' quello dell’educazione. Ma era pur sempre la madre dei suoi figli, e per questa ragione il signor B. chiudeva un occhio sui suoi difetti, non senza una certa amarezza. Il signor B. ormai rientrava sempre piu' tardi. Il fatto e' che il Prodotto non vendeva e il signor B. era direttore delle vendite. Chi non lo e' mai stato non puo' neanche immaginare il carico di responsabilita' che grava sulle spalle di un direttore delle vendite. Il Prodotto doveva vendere, a qualunque costo. Dipendente coscienzioso, per vendere il Prodotto il signor B. si faceva in quattro, ma questa lotta quotidiana gli portava via i momenti che avrebbe preferito dedicare alla famiglia. Adesso rientrava molto dopo cena. I bambini erano gia' a letto, sua moglie leggeva in un angolo del soggiorno, senza alzare gli occhi. Il signor B. mangiava gli avanzi - che si scaldava da solo - e si ritirava al primo piano, nella sua stanza, esausto. E nonostante gli sforzi sovrumani del signor B., il Prodotto vendeva sempre meno. Una notte il signor B. fu svegliato da qualcosa di opprimente. Avrebbe voluto parlarne alla moglie. Ma la stanza della moglie era vuota. Gli armadi pure. E anche i cassetti. Sorpreso, entro' nella stanza dei bambini. Nessuno nemmeno li'. “Saranno iniziate le vacanze scolastiche, - penso' -, devo essermene dimenticato. Non posso stare dentro a tutto”. Il giorno dopo, in ufficio, gli dissero che era licenziato. Un licenziamento definitivo. Non sapeva vendere il Prodotto. Avevano appena assunto un altro direttore delle vendite. Il signor B. torno' a casa e aspetto' la fine delle vacanze. Guardava passare le nuvole dalla finestra. La polvere era dappertutto, i piatti sporchi si accumulavano nel lavandino. Il signor B. aspettava, domandandosi come mai le vacanze scolastiche fossero cosi' lunghe. Agota Kristof, Il Prodotto, in La vendetta, Trad. it. di Maurizia Balmelli, Einaudi, Torino 2005.
Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo?
Il signor B. trova un nuovo lavoro
Il signor B. viene licenziato
Il signor B. torna a casa dopo il licenziamento
Il signor B. è abbandonato dalla moglie e dai figli