Con riferimento al testo, rispondi alla seguente domanda.
La parola plancton, introdotta nel 1887 da Hensen, raggruppa tutti gli esseri viventi che si muovono passivamente spinti dalle correnti e dagli altri moti del mare. Si tratta di organismi piccolissimi, invisibili a occhio nudo e che diminuiscono la trasparenza del mare solo quando sono in grandi quantita'. Il plancton e' il nutrimento fondamentale dei pesci, che si raggruppano in grandi banchi dove esso e' abbondante. La presenza di ossigeno disciolto nell'acqua e la buona luminosita' (quindi negli strati superficiali del mare) favoriscono la vita planctonica, insieme alla presenza di sali nutritivi, che sono assicurati dalla turbolenza delle acque sulla piattaforma continentale. L'ossigeno e' poco nei mari tropicali (4 cmc per litro) mentre i mari freddi ne hanno anche oltre 7 cmc per litro. Il fitoplancton costituisce lo strato superiore ed e' formato da vegetali unicellulari e pluricellulari non sempre microscopici, fra i quali hanno un posto notevole le diatomee: queste alghe possono raggiungere anche il numero di 15 milioni per litro d'acqua. Nei mari freddi, sovrastanti le piattaforme continentali e con ricambio e turbolenza di acqua, il fitoplancton ha una densita' di oltre 5000 cellule per cmc di acqua. Lo zooplancton vive a spese del fitoplancton ed e' l'alimento diretto dei pesci, essendo costituito da larve di pesci, crostacei e molluschi di piccolissime dimensioni. Anche lo zooplancton e' favorito dalle acque poco profonde, perche' in tal modo, oltre a giovarsi di un pascolo fitoplanctonico ricco, e' alimentato continuamente da nuove larve di organismi benthonici. Anche le acque tropicali, ove ci sia il rifornimento continuo da parte di correnti fredde, come la corrente di Humboldt di fronte al Peru', possono essere ricche di zooplancton. In totale il plancton rappresenta il 70% della biomassa. In rapporto al plancton le altre due componenti sono molto piu' modeste. II benthos, cioe' la biomassa legata al fondale marino (crostacei,ecc.) costituisce ancora il 27% del totale, mentre il necton, costituito da animali con proprio movimento (pesci; cetacei) ne costituisce solo una piccola parte (3%). Nel considerare la biomassa marina come risorsa bisogna considerare che solo poche specie di pesci sono entrate finora nel campo di utilizzazione economica. La vegetazione e' utilizzata ancora in misura molto modesta. Alcune alghe marine sono gia' usate per l'alimentazione umana (Giappone); altre sono usate per l’alimentazione del bestiame, per estrarre alcuni prodotti chimici (iodio) oppure per essere trasformate in concime. La pesca si esercita in misura piu' intensa in relazione a tre fattori: la presenza di un mercato potenziale, cioe' di una popolazione sufficientemente densa, l'abitudine storica al consumo del pesce, la presenza di mari pescosi relativamente vicini. Gli ultimi due fattori tendono ad essere superati perche', primo, la tradizione viene forzata al consumo dalle pressioni commerciali e, secondo, le possibilita' di trasporto del pesce e della sua conservazione allargano la distanza fra luogo di produzione e luogo di consumo. C. Caldo, Geografia umana, Palumbo, Palermo 1993.Quale affermazione è assolutamente falsa?
Pesci ed alghe marine vengono utilizzati nell’alimentazione | |
Tutte le specie di pesci vengono consumate dall’uomo | |
Solo poche specie di alghe sono entrate nel mercato economico | |
Solo poche specie di pesci vengono utilizzate nel mercato |